Per comprendere come lo yoga si rapporti all’alimentazione è necessario esplorare il concetto dei tre guna, o qualità della natura.
Lo facciamo attraverso le parole della Bhagavah Gita (cap.17).
7. aharas tv api sarvasya trividho bhavati priyah
yajnas tapas tatha danam tesam bhedam imamsrnu
7) Anche il cibo che è caro a ciascuno è di tre specie; e così anche i sacrifici, le penitenze, i doni; ascolta dunque questa distinzione.
Esistono tre tipi di vibrazioni: sattwa, vibrazioni elevanti; rajas, vibrazioni attivanti; tamas, vibrazioni oscuranti.
L’intero universo è il risultato di queste tre qualità chiamate guna.
Anche ogni essere umano manifesta queste tre qualità ed il suo livello di coscienza è influenzato da ciò che lo circonda e da ciò che riceve dall’esterno.
L’esposizione a sattwa porta ad un’elevazione della coscienza; l’esposizione a rajas ad inquietudine ed agitazione; l’esposizione a tamas a pigrizia e ottusità mentale.
Anche i cibi hanno queste qualità , ci sono cibi sattwici, cibi rajasici e cibi tamasici.
8. ayuhsattvabalarogya suhapritivivardhanah
rasyah snigdhah stira hrdya aharah sattvikapriyah
8. I cibi che aumentano vita, purezza, forza, salute, gioia e allegria, che sono saporiti e oleosi, nutrienti e piacevoli, sono cari agli individui sattwici.
Il cibo sattwico produce allegria, serenità e chiarezza di mente e aiuta gli aspiranti ad entrare in profonda meditazione e a mantenere equilibrio mentale e nervoso. Fornisce la massima energia al corpo e alla mente. E’ assimilato molto facilmente (…)
Mangiate quel cibo che svilupperà Sattwa in voi. Latte, burro, frutta fresca e matura, mandorle, dhal verde, orzo, ortaggi verdi ecc., sono cibi sattwici. Abbandonate carne, pesce, liquori e uova totalmente se volete incrementare Sattwa e raggiungere la realizzazione del Sè.
(commento di Sw. Shivananda alla Bagnava Gita)
Le banane, per esempio, hanno una vibrazione di umiltà radicata nella calma; l’uva ha una vibrazione di devozione e amore divino; la lattuga di calma; il mais di forza mentale.
I vari tipi di noci aiutano a pensare in modo profondo e sono benefici per il potere del cervello e la concentrazione; la frutta sviluppa le qualità del cuore e quelle spirituali; la verdura conferisce la capacità di gestire l’adattamento dell’organismo alle condizioni fisiologiche; i cereali producono forza di carattere; il latte e i latticini conferiscono entusiasmo ed energia fresca.
9. katvamlalavanatyusna tiksnaruksavidahinah
ahara rajasasye âsta duhkhasokamayapradah
9. I cibi che sono amari, aspri, salati, eccessivamente piccanti, asciutti, pungenti e brucianti, sono amati dai Rajasici e producono dolore, angoscia e malattia.
Cibi di natura bruciante producono nella mente irrequietezza, cattivi pensieri, eccitamento, desideri ora per una cosa e ora per un’altra, dolori, preoccupazioni e malattie. L’uomo Rajasico prende sale, garofano, peperoncino, mostarda, condimenti e articoli piccanti in eccesso. Lacrime scorrono dai suoi occhi e del liquido esce dal suo naso, e tuttavia egli non abbandona questi cibi forti e pungenti (…)
(…) condimenti pungenti, carne pesce, uova, dolci,pane fritto, latte cagliato, carote, ceci neri, cipolla aglio, limone, the, caffè, lenticchie, liquori e tabacco sono tutti cibi rajasici.
(commento di Sw. Shivananda alla Baghava Gita)
10. yatayamam gatarasam puti paryusitam ca yat
ucchistam api ca madhyam bhojanam tamasapriyam
10. Quello che è stantio, insipido, putrido, guasto e impuro, gli avanzi, è il preferito dai Tamasici.
Ganja (cannabis), bhang, oppio, cocaina e tutti gli articoli stantii e putridi sono tamasici (…)
L’uomo, il cui gusto è per natura tamasico, mangerà del cibo nel pomeriggio che è stato cotto il giorno precedente. Egli ama anche quello che ècotto a metà o bruciato quasi a cenere.
Il cibo mangiato dalle persone tamasiche è vecchio, secco, senza succo, non maturo o stracotto. Essi non lo apprezzano finchè non diventa raffermo e fermentato; prendono cibo e bevande proibite, come liquore e bevande fermentate. Sono persone orribili e dalle tendenze malvagie.
(commento di Sw. Shivananda)
Il cibo è in essenza sattwico, rajasico o tamasico ma ogni persona che entra in contatto con esso infonde il proprio livello di coscienza o vibrazione.
In India viene data molta importanza alle vibrazioni nelle quali avviene la preparazione del cibo, cucinare per gli altri è uno dei modi più semplici e diretti di influenzare la loro coscienza.
Quando cucini, cerca di elevare il più possibile i tuoi pensieri e sentimenti affinchè le vibrazioni che infondi nel cibo siano pure e sattwiche. Se sei di cattivo umore o emotivamente turbato è meglio che non cucini per gli altri. (Zoe Matthews)
Soprattutto quando si mangia, bisognerebbe mettere da parte ogni preoccupazione, ansia e pensiero di difficoltà , e si dovrebbe sempre consumare i cibo con animo lieto e gioioso. (Paramhansa Yogananda)